D.Lgs. 81/08 - Capo IV - Campi Elettromagnetici

La Legge 22 febbraio 2001, n°36, dal titolo: "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici", entrata in vigore il 22/03/2001, finalmente, definisce le norme per la determinazione dei limiti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. 

Riguarda tutti gli impianti: sia civili che militari, che possono comportare esposizione dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, generati da sorgenti fisse con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz. 

La Legge 36/01, in quanto "legge quadro", non fissa direttamente i valori numerici per i limiti di esposizione ma li rimanda a specifici Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 8 luglio 2003).

Risulta pertanto superati il DM 381/98 e DPCM 23 aprile 1992.

Il D.Lgs. 81/08, riprende il tema al Capo IV, ed inserisce il rischio da campi elettromagnetici tra quelli che devono essere necessariamente valutati dal Datore di Lavoro.

Le moderne tecnologie che permettono comunicazione e riconoscimento di codici sempre più si basano su radiofrequenze che, in modo invisibile circondano ed attraversano la vita umana.

I fenomeni invisibili, con effetti sulla salute non ancora rilevati su lunghi periodi, giustamente, preoccupano abbia timori per la propria salute, tanto più se, allo stesso tempo, si verificano forme tumorali la cui origine non è nota.

La misurazione deve essere eseguita mediante adeguata strumentazione.

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