Legge 447/95

Legge quadro sull'inquinamento acustico.

Dove, per "inquinamento acustico" si intende: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, ecc.

La qualità della vita è un'esigenza sempre più presente nelle persone. Lo stress quotidiano deve essere bilanciato con il riposo che si può trovare nel proprio ambiente abitativo.

Per questo la sensibilità delle persone al rumore esterno che penetra nell'ambiente abitativo è in continuo aumento. Peraltro è dimostrato che i danni provocati dal rumore sono reali e si concretizzano in un danno fisico al sistema uditivo quando sono di entità elevata, in un danno psico-somatico quando (anche se di entità non nociva in termini assoluti) persistono con continuità nel tempo. Dall'insieme di sensibilità e conoscenza è derivata la Legge 447/95.

Qualunque nuovo insediamento, sia esso produttivo, commerciale o di altro genere, deve considerare l'impatto ambientale acustico già in fase progettuale (anche se fosse solo per gli impianti di condizionamento) prevedendo futuri possibili contrasti con le persone che vivono nell'ambiente intorno.

L'apparato uditivo umano, naturalmente, ha una propria soggettività, perciò nella valutazione non sempre ci si può fidare della propria sensibilità. Per questo la legge, non direttamente la Legge 447/95 ma decreti da essa derivati, definiscono dettagliatamente strumenti e modalità per la misurazione del rumore, che rendono obiettiva la valutazione. Gli strumenti sono concepiti per la migliore somiglianza possibile con l'orecchio umano.

Abbiamo potuto constatare che talvolta il rumore lamentato non è reale ma dovuto a patologie psicologiche che, per varie ragioni, rifiutano la presenza del nuovo insediamento. Questi atteggiamenti, nei casi più gravi di contrasto, portano a denunce formali presso gli enti competenti, ma con un rilievo strumentale si riesce sempre a scagionare l'impresa ingiustamente accusata.

Un altra casistica critica è quella di nuova abitazione in prossimità di insediamento sorgente di rumore preesistente: salvo il fatto che l'impresa debba dimostrare che il rumore prodotto è il minimo compatibile con l'attività, la giurisprudenza a noi nota ha dato ragione all'impresa, proprio perché preesistente all'insediamento abitativo.

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